giovedì 24 gennaio 2013

Pessimismo Politico Made in Italy


Ho del pessimismo da sfogare. Non leggete, fate finta di niente.
Allora, ho una paura fottuta per l'Italia, perché nessun partito ha il coraggio, la capacità e la forza di fare le riforme. Giannino, Ingroia e la gente nuova non hanno speranze, Monti non ne parliamo. Quanto a Berlusconi e Bersani, sono i prodotti del bipolarismo malato all'italiana, che non funziona come tutto il resto, perché siamo un popolo vecchio, abitudinario e timoroso, aspettiamo la grazia di Dio e siamo incapaci di darci uno scossone e cambiare insieme quello che non va.

L'Italia è un mostro che non si cambia da dentro, quindi o l'Europa ci appioppa un altro dispotismo illuminato di banchieri (che semmai sarà ufficialmente la lapide della democrazia), oppure vince Grillo e spaventa i partiti, che solo quando avranno paura di perdere tutto cominceranno a cambiare, anche se sarà troppo tardi. In ogni caso, nessun governo sarà stabile, e per la fine dell'estate staremo da capo a dodici.
La rivoluzione tanto invocata non la faremo mai: i vecchi hanno troppo da perdere, e i giovani piuttosto che sbattersi per un paese che li ignora se ne andranno fuori.


Se poi 'sta rivoluzione dovesse farsi davvero, sarà un bagno di sangue inutile che finirà male, perché dopo più di 60 anni di repubblica non abbiamo sviluppato un briciolo di educazione civica, non abbiamo imparato niente, e da una generazione all'altra non ci siamo trasmessi veramente un cazzo. Abbiamo solo lavorato e sprecato i soldi.

Il fatto è che la democrazia non ce la siamo sudata noi, ce l'hanno portata gli americani dopo la guerra, così come i soldi per il miracolo economico.
Noi siamo bravissimi a faticare, se occorre ci facciamo un culo così e volendo siamo anche intelligenti e creativi, ma non siamo indipendenti, non ci sappiamo autodeterminare, la direzione da prendere deve stabilirla per noi qualcun altro.
Insomma, tra un mese si vota, e io, ripeto, ho una paura fottuta.

Alessandro Paolucci

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