giovedì 16 gennaio 2014

Manuale di sopravvivenza per atei


Limiti del pensiero razionale in considerazione del nulla. La pensabilità del nulla mostra i limiti dell'atteggiamento razionale.
Limiti riscontrabili tra l'altro anche nel pensiero astratto già dimostrato da Hume.
La non pensabilità di un triangolo che non sia equilatero, isoscele o scaleno dimostra l' inefficacia del pensiero applicato in assenza di esperienza.

Esperimento:
Indurre attraverso immagini e sensazioni il sapore di una pera a un individuo che non ha mai assaggiato tale frutto. Chiedere di descrivere dettagliatamente il sapore.

La vita è un fenomeno biologico. Quello a cui si riferiscono gli uomini con la parola vita è in effetti qualcosa di molto più circoscritto relativo alla coscienza. Pertanto la vita umana è la vita della mente nel suo stato cosciente.

La coscienza è la vita della mente dell'organismo individuale. Chiamo pertanto coscienza individuale quella che in genere gli uomini dicono "vita".
Pertanto la coscienza individuale è ciò che si perde con la morte. Il corpo e le funzioni biologiche sviluppano questa coscienza individuale. Le relazioni tra individui e il programma genetico determinano lo sviluppo della coscienza individuale dalla nascita.

La morte coincide con l'estinzione della coscienza individuale che si spegne assieme alle funzioni biologiche. La speranza è uno stato di coscienza legato al concetto di tempo e di continuità.

La coscienza proietta l'individuo nel futuro prefigurando uno stato migliore di quello presente, la coscienza deve trovare tale stato plausibile. La implauisibilità di tale stato futuro determina uno stato di disperazione.
La morte determina la discontinuità della coscienza individuale che può trovare speranza solo in 2 condizioni:
1.prefigurando uno stato discontinuo post-cosciente: animismo
2.accettare la discontinuità e la disperazione come fatto ontologico trovando speranza nella continuità degli stati mentali di altri soggetti.

Vita come intrattenimento e preparazione alla morte.

L'affamato da sazio trova nauseante il cibo. E' necessario vivere in modo da rendere saturata la coscienza individuale in modo tale che il futuro viene visto solo come ripetizione.
Nel meccanismo di ripetizione risiede la noia. Pertanto abbandonare la vita diviene un fatto più agevole.
Costante e progressiva de-individualizzazione della coscienza: altruismo.
Il principio d'individuazione è fonte libertà, di dolore e disperazione.

Hegel la chiamava "astuzia della Ragione". Il principio antropico della nuova cosmologia vuol dire che la Realtà premia la sua auto-comprensione che si realizza per conto dell'Intelligenza attraverso le nostre più basse passioni.

Il tutto in stile molto hegeliano ma con una meccanica darwiniana di fondo.

Il filosofo del web

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