martedì 20 maggio 2014

Considera l'insalata *

Qualcuno di voi avrà sicuramente sperimentato la sensazione fallimentare di cenare d’estate con un’insalata di riso consumata in piedi con forchetta e piattino di plastica, dove per uno strano fenomeno di osmosi organolettica anche la stessa insalata sa di riso.

Oh mi raccomando, senza mayonese che fa ingrassare, senza salse yogurt, che vanno subito a male se non la conservi bene in frigo. In fondo pensateci bene, noi siamo la generazione del senza qualcosa, senza lavoro, senza piombo, senza caffeina.

Eppure le cose buone, il vero lifestyle è proposizione, subordinata, certo, ma consecutiva e propositiva, sempre.

Scusate ma il cane di Tony dei White Socks s’è mangiato il vero testo che dovevo leggere oggi pomeriggio… peccato solo che Tony non ha nessun cane! Mannaggia!

Siamo tutti nati, chi più, chi meno da una proposizione subordinata… consecutiva.
No vabbè, in effetti non tutti, se vi guardo bene.
PROFONDO THRILLER
Per allestire una buona insalata sono fondamentali poche semplici regole. Una mezza bella mano, l’occhio lungo. Gli ingredienti giusti e un pò di fantasia. Senza strafare, come quando si disegna. Roberto lo sa bene,  infatti lui è uno di quelli che spacc e vetrine!
Considerate l’insalata, nella sua naturale essenza. Avete mai riflettutto sul suo significato? Penso di no, e nemmeno io prima di oggi.  Ma unn ‘è sempre miagliu a mpunnà u pane ntrà na bella 'nsalata i pomodori. O a spaccà na fresa.
Possibilmente fresca, dentro un piatto serio, con una forchetta non di plastica. Sì vabbé ho capito, li lavo i piatti, lascia stare il mal di testa.

La testa è un po’ fatta come un’insalata, tanti elementi a convivere e a condividere in un sistema solare...

Insalata russa, capricciosa, insalata di mare… fantasia, verde, mista, insalata di indivia riccia, che come dice il mio amico dislessico… come mai l’hanno chiamata insalata di invidia riccia? E’ un gomblotto verso i parrucchieri, chi c’è di mezzo le multinazionali dei gel per capelli!

La mia forza è la vostra indivia. Scusate la divagazione. Ho perso il filo… Mi avete date del finocchio? Ah, era riferito all’insalata… ok allora apposto! Yo Bro Yo! Cesar Salad. Mannaggia, spero non sia quella che rimase sul gozzo a quel Cesare. Caprese? No no, cortese. Ah allora scusa…

Ricordo bene una festa d'estate, io avrò avuto non più di 5-6-7-8, 9 anni, e c'era questa maledetta insalata di riso e la solita poco solida forchettina di plastica, e purtroppo per me c'erano anche dei cetriolini molto duri a morire, bene questi cetriolini ruppero i denti della forchetta e io mangiai insalata di riso e denti di plastica della forchetta, ma quando mi resi conto di ciò era troppo tardi,  e io mi sentivo morire, con mio fratello che mi sfotteva, dicendo che ormai per me non c'era più niente da fare... Bene, questo aneddoto non è mio in realtà, ma del mio amico Maestro Stravinsky. Ciao Igor. Ah non c’è… mannaggia! Mannaggia alla caprese!

Stavo pensando di creare una nuova insalata e chiamarla PROFONDO THRILLER. Tutta a base di cibi rossi e condita col ketchup. Na bella schifezza insomma, vabbè, tanto mica la dobbiamo mangiare. La lanciamo pè provocà contro e vetrin! E poi non contenti le spacchiamo anche! Ah proposito, io avrei un leggero languore…Tony che ci mangiamo, magliette e umiltà?

(* titolo ispirato da "Considera l'aragosta" di David Foster Wallace)



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