Bisogna capire come emerge questa nuova generazione. Non sentono nessuna curiosità verso la storia. Hanno un vuoto di memoria storica eppure credono di poter capire il presente. E' difficile avere una discussione razionale. Sono stati nutriti dall'informazione dei mass media di regime, sempre "positiva". Ed ecco che improvvisamente, grazie ai Giochi, gli viene liberalizzato l'accesso al sito della Bbc in mandarino. La loro prima reazione non è affatto quella che si aspetta l'Occidente: sono indignati, accusano i mass media stranieri di diffamare la Cina. Non capiscono il ruolo della stampa libera che è di stimolare il cambiamento. Il nazionalismo dei giovani crea una tremenda barriera alla comprensione. L'orgoglio per lo status mondiale della Cina si proietta sulla loro autostima, la fiducia che hanno in se stessi. Criticare il paese è come demolirgli l'immagine che hanno di sé. Sono sicuro che alla cerimonia d'inaugurazione dei Giochi ci saranno allusioni alla grandezza della Cina imperiale. C'è un parallelo implicito fra certe figure di "buon tiranno" del passato e l'autoritarismo attuale. Finché la maggioranza sta bene, le sofferenze di tante minoranze sembrano un prezzo accettabile" (Ma Jian)
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