domenica 20 aprile 2025

Recensione Greetings from Amantea

Greetings from Amantea è un racconto che esplora temi universali come l'emancipazione, il desiderio di fuga e il confronto tra tradizione e modernità. Ambientato negli anni Novanta, il racconto cattura l’essenza di una generazione che si trova in bilico tra la cultura profonda e radicata della Calabria e le possibilità di un futuro altrove, in luoghi e situazioni che possono offrire nuove opportunità. La storia ruota attorno a Luca, un giovane studente appassionato di scrittura e musica, che cerca di affermarsi in un contesto socio-culturale che sembra fermo nel tempo. Questo contrasto è uno degli aspetti centrali del racconto, e rappresenta la tensione che attraversa non solo Luca, ma anche i suoi rapporti con le figure adulte che lo circondano, come Don Ciccio, Teresa e Maria.

La Calabria, con la sua bellezza selvaggia e il suo legame indissolubile con le tradizioni, è un personaggio in sé nel racconto. Sebbene sia il luogo di origine di Luca, la sua terra sembra rappresentare più un ostacolo che una risorsa. Il racconto non idealizza la Calabria, ma la mostra come un contesto in cui le radici e le tradizioni sono forti e radicate, creando una sorta di prigione invisibile per i giovani che desiderano crescere e cercare nuovi orizzonti. Questa dualità tra amore per la propria terra e desiderio di allontanarsi è palpabile in ogni interazione tra Luca e le altre figure, come Don Ciccio e Teresa, che incarnano proprio quel legame con il passato che Luca trova difficile da rompere.

Luca, come protagonista, è immerso in un mondo che cerca di superare attraverso la musica e la scrittura. Questi due strumenti diventano il suo rifugio, ma anche la sua forma di ribellione. La musica rappresenta per Luca non solo una passione, ma un modo per allontanarsi dalla realtà che lo circonda e comunicare con il mondo. La scrittura è il suo strumento per esplorare se stesso e la sua identità, cercando di decifrare le contraddizioni che lo attraversano.

Un tema forte è quello della memoria, incarnata principalmente dalla figura di Don Ciccio, che rappresenta una connessione viva con il passato. Il suo dialogo con Luca è un passaggio tra generazioni, in cui il giovane è chiamato a fare i conti con le tradizioni, mentre cerca di costruirsi un proprio percorso. La figura di Don Ciccio non è solo una memoria storica, ma anche una forma di saggezza che offre al giovane il contatto con una cultura che, sebbene ostile a volte, è l'unica base solida su cui Luca può costruire il suo futuro.

Il racconto si sviluppa attraverso una narrazione fluida e spesso introspettiva, in cui il dialogo tra i personaggi è centrale. La scrittura è densa di emozioni, eppure mantiene una certa sobrietà che permette di riflettere senza troppo impatto emotivo, ma piuttosto in modo più sottile e misurato. La scelta di ambientare la storia negli anni Novanta, con il riferimento a eventi e influenze musicali di quel periodo, contribuisce a radicare il racconto in un contesto storico ben definito, ma allo stesso tempo universale. Le atmosfere di Amantea e Bologna sono ricreate con una delicatezza che non indulgere mai nel pittoresco, ma che si muove con eleganza attraverso paesaggi mentali e fisici. 

GREETINGS FROM AMANTEA è una storia di Dario Greco, che si definisce un autore etno-poetico. Il racconto è disponibile online sul blog IL SELVAGGIO, L'INNOCENTE E IL NARRATORE PERIFERICO.

[Recensione di Badlands]



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